Ultimi giorni di frenetica preparazione per la conferenza alla quale parteciperemo a fine mese! Nella settimana appena passata ho fatto tutti I giorni le 9 di sera in lab (dalle 9 di mattina), schiavizzando parecchio anche il mio studente! Lui pero' l'ho sempre liberato entro le 7 :)
Oltre a tutti gli esperimenti che dovevo fare io, questa settimana ho provato ad affidare altri esperimenti allo studente (che e' alla sua terza settimana di lab). In piu' ho dovuto preparare il poster per la conferenza!
Cosi' mi sono trovato in situazioni tipo quella di mercoledi', dove io stavo seguendo 2 diverse procedure in parallelo, nel frattempo il mio supervisor mi faceva domande fondamentali del tipo "perche' hai scritto su un post-it giallo e non su uno verde", quando mi arriva lo studente a chiedermi qualcosa ed il mio cervello inizia a fumare per ricordarsi cosa stava facendo lo studente e poter rispondere.
Stranamente comunque il cervello non mi e' esploso, lo studente ha fatto tutti gli esperimenti bene e la settimana e' stata incredibilmente produttiva (eh, grazie! 60 ore di lavoro!).
Martedi' ho chiesto istruzioni su come fare il poster al prof. A Pisa avevo gia' dovuto farne uno, ma adesso la cosa mi sembra ridicola e provero' a spiegare perche'!
Durante l'anno di tirocinio di tesi a Pisa i lavori di noi tesisti sono stati presentati su poster a diverse conferenze (principalmente italiane, quindi poco importanti, ma un paio di queste erano a livello europeo) ed i nostri nomi non sono MAI stati citati. Ci e' stato detto che secondo il regolamento del lab i nomi di studenti non laureati non potevano comparire, e la laurea triennale non contava. Li per li non ci abbiamo dato peso - se e' il regolamento.. - ma a ripensarci adesso mi chiedo che senso possa avere una regola cosi' assurda. Saro' cattivo, ma mi viene da pensare che ci sia la paura di dividere il successo con altri (e me l'hai detto che successo! Un poster non vale quasi niente, e' piu' che altro la soddisfazione personale).
Comunque dopo la tesi sono rimasto alcuni mesi in lab in attesa di partire per la Germania e cosi' finalmente il mio nome e' finito su un poster!
L'ordine con cui vengono firmati i lavori scientifici rappresenta la gerarchia del lab: il primo nome e' di chi ha fatto gli esperimenti, l'ultimo e' del supervisor (il responsabile di tutto il gruppo di ricerca) e in mezzo ci stanno tutti quelli che hanno contribuito al lavoro, anche minimamente.
A Pisa mi e' stato detto: "questo e' il modello con lo sfondo ed I riquadri da riempire. Scegli 5 immagini e metticele".
Dopo aver scelto le immagini tra quelle della mia tesi ho fatto vedere il poster alla prof, che non ha neanche usato lo zoom per vedere le figure e mi ha detto che andava bene.
Quando e' tornata dalla conferenza pero' e' arrivata da me arrabbiatissima dicendomi che il poster era sbagliato: nella parte scritta, secondo lei, dovevo mettere il riferimento ad una figura che invece non avevo inserito. E questo a detta sua aveva reso il poster "incomprensibile e segno di disordine mentale" (testuali parole. Chi la conosce sa che e' una molto esagerata).
A Konstanz martedi' scorso, parlando del poster chiedo il "modello" da riempire e la risposta del mio supervisor mi apre un mondo!
"Non c'e' un modello. Il poster e' la descrizione del tuo lavoro quindi devi farlo tutto te, scegliere i colori, le immagini, l'ordine in cui metterle... l'obiettivo e' creare una cosa che attiri le persone che magari camminano svogliate tra tutti questi lavori. In sostanza il poster deve essere tuo personale, non basta metterci delle immagini, neanche se fatte benissimo."
Inizialmente mi suonava come una cavolata - mica posso perdere tempo a scegliere colori! - ma poi ho iniziato a mettere insieme i vari risultati che ho prodotto e, piano, piano, ho visto la mia storia che prendeva forma. E adesso mi interessano anche le "cavolate" tipo scegliere il colore dello sfondo. Ora e' quasi una settimana che lavoro a quello che e' diventato il MIO poster e domani, domenica, torno in lab per finirlo perche' adesso voglio che sia fantastico!
E' emozionante pensare che quelle figure le ho prodotte io, che sintetizzano il mio lavoro degli ultimi mesi e che presto saranno esposte a scienziati famosi provenienti da tutto il mondo.
Per finire, dato che usero' un dato prodotto dal mio studente, anche se sono solo 3 settimane che e' con me, mettero' anche il suo nome sul poster; l'ho chiesto al prof e ha detto che si puo' mettere il nome anche di chi non ha lauree e non e' contro nessuna convenzione...
Alla faccia dei pisani! I meriti vanno riconosciuti!!!
Oltre a tutti gli esperimenti che dovevo fare io, questa settimana ho provato ad affidare altri esperimenti allo studente (che e' alla sua terza settimana di lab). In piu' ho dovuto preparare il poster per la conferenza!
Cosi' mi sono trovato in situazioni tipo quella di mercoledi', dove io stavo seguendo 2 diverse procedure in parallelo, nel frattempo il mio supervisor mi faceva domande fondamentali del tipo "perche' hai scritto su un post-it giallo e non su uno verde", quando mi arriva lo studente a chiedermi qualcosa ed il mio cervello inizia a fumare per ricordarsi cosa stava facendo lo studente e poter rispondere.
Stranamente comunque il cervello non mi e' esploso, lo studente ha fatto tutti gli esperimenti bene e la settimana e' stata incredibilmente produttiva (eh, grazie! 60 ore di lavoro!).
Martedi' ho chiesto istruzioni su come fare il poster al prof. A Pisa avevo gia' dovuto farne uno, ma adesso la cosa mi sembra ridicola e provero' a spiegare perche'!
Durante l'anno di tirocinio di tesi a Pisa i lavori di noi tesisti sono stati presentati su poster a diverse conferenze (principalmente italiane, quindi poco importanti, ma un paio di queste erano a livello europeo) ed i nostri nomi non sono MAI stati citati. Ci e' stato detto che secondo il regolamento del lab i nomi di studenti non laureati non potevano comparire, e la laurea triennale non contava. Li per li non ci abbiamo dato peso - se e' il regolamento.. - ma a ripensarci adesso mi chiedo che senso possa avere una regola cosi' assurda. Saro' cattivo, ma mi viene da pensare che ci sia la paura di dividere il successo con altri (e me l'hai detto che successo! Un poster non vale quasi niente, e' piu' che altro la soddisfazione personale).
Comunque dopo la tesi sono rimasto alcuni mesi in lab in attesa di partire per la Germania e cosi' finalmente il mio nome e' finito su un poster!
L'ordine con cui vengono firmati i lavori scientifici rappresenta la gerarchia del lab: il primo nome e' di chi ha fatto gli esperimenti, l'ultimo e' del supervisor (il responsabile di tutto il gruppo di ricerca) e in mezzo ci stanno tutti quelli che hanno contribuito al lavoro, anche minimamente.
A Pisa mi e' stato detto: "questo e' il modello con lo sfondo ed I riquadri da riempire. Scegli 5 immagini e metticele".
Dopo aver scelto le immagini tra quelle della mia tesi ho fatto vedere il poster alla prof, che non ha neanche usato lo zoom per vedere le figure e mi ha detto che andava bene.
Quando e' tornata dalla conferenza pero' e' arrivata da me arrabbiatissima dicendomi che il poster era sbagliato: nella parte scritta, secondo lei, dovevo mettere il riferimento ad una figura che invece non avevo inserito. E questo a detta sua aveva reso il poster "incomprensibile e segno di disordine mentale" (testuali parole. Chi la conosce sa che e' una molto esagerata).
A Konstanz martedi' scorso, parlando del poster chiedo il "modello" da riempire e la risposta del mio supervisor mi apre un mondo!
"Non c'e' un modello. Il poster e' la descrizione del tuo lavoro quindi devi farlo tutto te, scegliere i colori, le immagini, l'ordine in cui metterle... l'obiettivo e' creare una cosa che attiri le persone che magari camminano svogliate tra tutti questi lavori. In sostanza il poster deve essere tuo personale, non basta metterci delle immagini, neanche se fatte benissimo."
Inizialmente mi suonava come una cavolata - mica posso perdere tempo a scegliere colori! - ma poi ho iniziato a mettere insieme i vari risultati che ho prodotto e, piano, piano, ho visto la mia storia che prendeva forma. E adesso mi interessano anche le "cavolate" tipo scegliere il colore dello sfondo. Ora e' quasi una settimana che lavoro a quello che e' diventato il MIO poster e domani, domenica, torno in lab per finirlo perche' adesso voglio che sia fantastico!
E' emozionante pensare che quelle figure le ho prodotte io, che sintetizzano il mio lavoro degli ultimi mesi e che presto saranno esposte a scienziati famosi provenienti da tutto il mondo.
Per finire, dato che usero' un dato prodotto dal mio studente, anche se sono solo 3 settimane che e' con me, mettero' anche il suo nome sul poster; l'ho chiesto al prof e ha detto che si puo' mettere il nome anche di chi non ha lauree e non e' contro nessuna convenzione...
Alla faccia dei pisani! I meriti vanno riconosciuti!!!
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