Era una notte buia e tempestosa.. quando mi venne in mente di creare questo blog! No, in realta' era un sabato sera, dopo aver passato tutto il giorno in lab, mentre guardavo la tv tedesca in stato di semiincoscienza sul divano, coi miei coinquilini!
Comunque dopo esattamente un anno dalla mia migrazione dall'Italia, vuoi per la "ricorrenza", vuoi per le 59 ore di lavoro della settimana non ancora finita (domani le 60 le supero!!), ho pensato che creare uno spazio per condividere le mie esperienze di dottorato all'estero potesse essere una buona idea, magari anche utile per qualcuno che adesso sta pensando di intraprendere questa avventura. E cosi' eccomi a scrivere!
Intanto mi presento brevemente: mi chiamo Francesco, sono italiano (all'estero si rivaluta un pochino questa nazionalita') e piu' di preciso toscano. Sono scout e quindi appassionato di attivita' all'aria aperta (infatti sto tutto il giorno chiuso in lab, ma appena posso prendo e vado a giro!). Fin dal liceo sono sempre stato affascinato dalla biologia e dalla chimica e cosi' ho studiato biologia all'universita' a Pisa. Dopo la laurea specialistica ( o "master", come si chiama all'estero) sono partito per Konstanz, in Germania, per fare in dottorato in cell biology.
... Pero'! C'e' chi scrive la sua autobiografia in libri e a me ci sono volute solo poche righe! Sara' un bene o un male? ;)
Cosa dire in breve a chi pensa di fare un'esperienza all'estero? FATELO!
Ok, detto cosi' e' chiaramente riduttivo, ma provero' ad approfondire quests risposta iniziando col raccontare la scelta di partire, la partenza e lo shock iniziale, e, finalmente, l'adattamento :)
Buona lettura!
Comunque dopo esattamente un anno dalla mia migrazione dall'Italia, vuoi per la "ricorrenza", vuoi per le 59 ore di lavoro della settimana non ancora finita (domani le 60 le supero!!), ho pensato che creare uno spazio per condividere le mie esperienze di dottorato all'estero potesse essere una buona idea, magari anche utile per qualcuno che adesso sta pensando di intraprendere questa avventura. E cosi' eccomi a scrivere!
Intanto mi presento brevemente: mi chiamo Francesco, sono italiano (all'estero si rivaluta un pochino questa nazionalita') e piu' di preciso toscano. Sono scout e quindi appassionato di attivita' all'aria aperta (infatti sto tutto il giorno chiuso in lab, ma appena posso prendo e vado a giro!). Fin dal liceo sono sempre stato affascinato dalla biologia e dalla chimica e cosi' ho studiato biologia all'universita' a Pisa. Dopo la laurea specialistica ( o "master", come si chiama all'estero) sono partito per Konstanz, in Germania, per fare in dottorato in cell biology.
... Pero'! C'e' chi scrive la sua autobiografia in libri e a me ci sono volute solo poche righe! Sara' un bene o un male? ;)
Cosa dire in breve a chi pensa di fare un'esperienza all'estero? FATELO!
Ok, detto cosi' e' chiaramente riduttivo, ma provero' ad approfondire quests risposta iniziando col raccontare la scelta di partire, la partenza e lo shock iniziale, e, finalmente, l'adattamento :)
Buona lettura!
Ciao Francesco! Sono capitata sul tuo blog, per caso, o forse no, dato che cercavo informazioni su programmi di dottorato in Germania!
RispondiEliminaMi chiamo Giulia, ho 24 anni, e mi riconosco molto nelle tue parole e nelle tue opinioni.
Sono una studentessa di Chimica Industriale, e sto scrivendo la mia Tesi Magistrale in questi giorni.
Il mio sogno sarebbe rimanere nella ricerca, per poi progredire nella carriera universitaria, in quanto ritengo che sia una professione che riesce a rendere felice. Come tu hai ben chiarito, in Italia ciò non è possibile. Programmi di dottorato non pagati (come se dopo i 25 uno potesse farsi mantenere da mamma e papà in tutto e per tutto...), borse di studio insignificanti e a tempo ben determinato, collaborazioni fasulle del tipo "Tu vieni gratis e il Dipartimento ti paga però l'assicurazione!"... Diciamo che ne ho viste e sentite di cotte e di crude.
Per quanto io ami la ricerca e per quanto il mio progetto attuale sia appassionante, a fare la fame non ci sto!
Dato che ho apprezzato il tuo blog e mi sono riconosciuta in alcune tue descrizioni, vorrei alcune informazioni, sempre che io non ti rubi troppo tempo! :-)
Per prima cosa, dopo aver svolto un dottorato in Germania, ci sono possibilità per iniziare un percorso di post-doc e, a tempo debito, inserirsi nella ricerca stabilmente? O dopo ti rimandano in mezzo ad una strada e tanti saluti?
In secondo luogo, come gestisci il fatto di essere lontano dall'Italia e dai tuoi affetti? Mi spiego meglio, i tuoi genitori come hanno reagito alla tua scelta? Sento che i miei potrebbero soffrire molto, e la cosa mi spaventa.
Ultimo problema,com'è fare amicizia con persone di cui tu non parli la lingua? Sono disponibili a parlare inglese o si trincerano dietro al loro tedesco senza nessuna voglia di sforzarsi (come succede purtroppo spesso qui in Italia)?
Ti ringrazio per aver aperto questo blog, e spero che avrai tempo per rispondermi!
Ti mando un bacio dall'Italia!
Giulia