Cosa dire in breve a chi pensa di fare un'esperienza di dottorato all'estero? FATELO!
Ok, detto così è chiaramente riduttivo, ma proverò ad approfondire questa risposta iniziando col raccontare la scelta di partire, la partenza e lo shock iniziale, e, finalmente, l'adattamento :)

Ecco le storie di un PhD in biologia che ha deciso di scappare dall'Italia, alla volta della Germania!

lunedì 23 aprile 2012

Conferenza Incredibile!!!

"Ma te sei quello del poster che parla di..."
Appena arrivato nella camera dell'albergo, questa è stata l'accoglienza che ho ricevuto dal mio compagno di stanza (indiano che lavora in Olanda)! Incredibile!! Il mio lavoro è stato notato!!! La prima sera abbiamo parlato tutto il tempo dei nostri progetti. Lui lavora su una malattia ed io su un'interazione tra proteine che potrebbe esserne la spiegazione! Per i non-biologi-cellulari: questo è una specie di miracolo, la cosa che tutti sognano di trovare!!!
Adesso stiamo collaborando per vedere cosa viene fuori!

Alla fine sono soddisfatto del mio poster, anche se la prossima volta cambierò qualcosa: scritte molto più grandi, immagini che coprano la maggior parte della superficie, e quindi meno bianco in totale, qualche didascalia, ma massimo 1 riga per foto (questa volta le ho evitate completamente, ma poi io non sto 24h su 24 accanto al poster a spiegare alle persone che passano il mio lavoro).

Questa mia prima conferenza è stata un'occasione incredibile di scambio ed un banco di prova notevole per il mio lavoro di dottorato! Molte persone si sono rivelate interessate al mio lavoro e la sera in cui ognuno presentava il suo poster, sono rimasto davanti al mio fino a mezzanotte, quando l'orario previsto per la fine della "mostra" erano le 10:00!
La cosa che mi è piaciuta di più è stata la possibilità di parlare veramente con tutti i partecipanti, anche i mega-professori-scienziati di fama mondiale, per esporre il proprio lavoro, chiedere consigli e scoprire anche qualcosa su come funziona la vita degli scienziati, che è un po' come dire "vediamo cosa mi aspetta" :)

Estremamente utile è stata anche la presenza di tantissimi dottorandi. Vedere il lavoro di altri che come me stanno facendo il loro PhD mi ha reso più consapevole dei pregi (e anche dei difetti, ma tutto sommato sono messo molto bene!) del mio supervisor, e anche dei miei interessi, di quello che voglio studiare per migliorare il mio lavoro! Ora ricevo ogni giorno email da altri studenti che ho conosciuto in questa conferenza e ci scambiamo consigli e reagenti!
E' stata una sorpresa positiva scoprire che praticamente nessuno dopo solo 1 anno di dottorato presenta un lavoro! Il mio capo, che è anche lui giovane e "capo per la prima volta", era esaltatissimo dai complimenti che tutti ci facevano.

L'ultimo giorno ci siamo messi allo stesso avolo a pranzo (prima volta che succedeva in 5 giorni di conferenza) e ha detto a me ed alla mia collega di PhD: avevo un po' paura che sareste rimasti soli ed isolati, ma invece ho viso che non avete perso occasione per presentarvi e conoscere tutti!

Chiaramente ho anche visto cose che non mi sono piaciute. E' brutto dirlo, ma è la verità: le ragazze hanno la vita più facile perchè i professori (per la maggior parte maschi) cercano in ogni modo di attaccarci bottone, anche se il loro lavoro non è interessante o addirittura non è ben fatto. Questa è una cosa che non mi aspettavo dal mondo della scienza.

Ma quello che ho detto fino ad ora è in qualche modo non inatteso.
L'arricchimento maggiore che mi ha dato questa conferenza è stato lo scoprire caratteristiche del mondo della scienza, dettagli che ti fanno capire come funziona questo modo di vivere. E' un po' come conoscere una persona: certe cose le scopri solo se ci vivi insieme. Lo stesso è stato con "la scienza": la conferenza mi ha mostrato quelle piccole abitudini quotidiane del mio lavoro, quelle cose tipo strizzare il dentifricio dal fondo o dal mezzo, che devi capire se ti da fastidio o no, visto che ci dovrai stare tutta la vita.

Perchè alla fine ogni lavoro caratterizza le persone che lo fanno... oppure sono le persone che si scelgono il lavoro in base a come sono.

Provando a fare un ritratto di uno scienziato direi: incuranti dell'abbigliamento, dormono fino a tardi, lavorano fino a tardi, sono dei chiacchieroni, sono persone alla mano. Più o meno sono tutti in buona forma fisica. Esploratori (di luoghi, di idee, di qualsiasi cosa). Alcuni si trasformano nel momento in cui parlano del loro lavoro, bisogna stare attenti a quelli che cercano di colpirti alle spalle per rubarti il lavoro.

Alcuni anni fa ho partecipato ad un viaggio in USA con mio padre ed i suoi colleghi che lavorano in banca e tra "scienziati" e "finanzieri" non c'è paragone! Ho assolutamente scelto il mondo che fa per me!

Per cercare di esemplificare:
- il banchiere va nell'hotel 5 stelle sulla spiaggia caraibica e per 1 settimana non si muove dalla sdraio;
- lo scienziato va col sacco a pelo in ostello nella giungla ed in 7 giorni esplora 7 luoghi diversi, documentando ogni cosa che ha visto con migliaia di foto (sintomo del bisogno di dati da analizzare).

:)